Secondo l'International Association for the Study of Pain (IASP), il dolore è un'esperienza sensoriale ed emotiva spiacevole associata, o simile a quella associata, ad un danno tessutale potenziale o in atto.
A questa definizione sono stati aggiunti 6 punti chiave e l'origine etimologica della parola dolore. Questi sono:
- Il dolore è sempre un'esperienza personale che può essere influenzata a più livelli da fattori biologici, psicologici e sociali.
- Il dolore e la nocicezione sono due fenomeni differenti. La presenza di dolore non può essere dedotta solamente dall'attività nei neuroni sensoriali.
- Le persone imparano il concetto di dolore attraverso le esperienze di vita.
- Il resoconto di un'esperienza di dolore dovrebbe essere rispettato.
- Sebbene il dolore abbia solitamente un ruolo adattivo, può avere effetti avversi sul funzionamento e sul benessere psicosociale del soggetto.
- La descrizione verbale è solo uno dei tanti comportamenti usati per l'espressione del dolore; l'incapacità di comunicare non nega la possibilità che un essere umano o un animale provi dolore.
Il dolore acuto è un dolore sorto di recente e probabilmente di durata limitata, che insorge solitamente come sintomo associato ad una patologia e agisce come segnale di allarme della patologia di origine. Anche se è utile in molte circostanze, è importante che sia trattato per evitare che perpetui nel tempo e diventi un dolore cronico.
Il dolore cronico è un dolore persistente o ricorrente, che dura 3 mesi o più, e che spesso permane dopo che la lesione è guarita o in assenza di una lesione apparente.
In Portogallo, il 37% della popolazione adulta soffre di dolore cronico con forte impatto a livello personale, familiare e sociale.*
Fonti:
*Azevedo LF, Costa-Pereira A, Mendonça L, Dias CC, Castro-Lopes JM. Epidemiology of chronic pain: A population-based nationwide study on its prevalence, characteristics and associated disability in Portugal. J Pain. 2012;13(8):773-83.